Perchè si deve necessariamente pensare ad un referendum come unica strada possibile per arrivare all’indipendenza ?

 Indire un referendum significherebbe mettere in dubbio l’esistenza stessa dello Stato sardo che invece esiste…sebbene sia occupato da una potenza straniera e legalmente non siamo mai diventati italiani.

A chi dobbiamo chiedere il permesso di essere sardi ? Io, francamente, non intendo chiederlo a nessuno, neanche agli altri sardi. E’ un nostro diritto !

 Un referendum può andar bene per chi vuole una secessione e questo non è il nostro caso. Noi rivendichiamo una sovranità che ci spetta per diritto.

In ogni caso non sarebbe una strada che si potrebbe percorrere in ambito italiano. Lo stato straniero occupante italiano non prevede nemmeno costituzionalmente la possibilità di ottenere l’indipendenza attraverso un percorso referendario e, comunque, il suo successo sarebbe subordinato alla decisione degli altri Stati Sovrani.

Inoltre, come già dimostrato, lo Stato italiano ne impedirebbe da subito anche la sola indizione, perchè sarebbe in stridente contrasto con la carta costituzionale.

Abbiamo già l’Anagrafe Sarda che è uno strumento mille volte più potente !

Registrarsi all’anagrafe, e quindi dichiarare la propria nazionalità sarda, equivale a rispondere “SI” ad un’ipotetico referendum per l’indipendenza……..senza passare per le istituzioni straniere e nemiche italiane.

Sergio PES (Presidente MLNS e GSP)

 

tratto da : (clicca qui)

L’ ONU E’ CON GLI INDIPENDENTISTI !

di Bobo Sartore

Mi è stato richiesto di diffondere  le dichiarazione del Segretario generale dell’ONU Ban Ki Moon , in occasione della sua visita nel Principato di Andorra, nuovo Stato membro delle Nazioni Unite, nello scorso aprile 2013  in risposta ad una domanda secca sulla legittimità dei referendum Catalano e Scozzese. Ban Ki Moon cosi si pronuncia: “Il referendum Catalano per l’indipendenza non è solo legale,ma è un processo strettamente legato al discorso dei diritti umani e della dignità delle persone che l’ONU rispetta e promuove nel mondo” e, prosegue “L’ONU rispetta uno dei suoi principi fondanti, che è il diritto, attraverso l’istituto giuridico all’autodeterminazione di tutti i popoli e sprona i leader politici a seguire un processo di dialogo pacifico, nel rispetto delle aspirazioni dei Popoli.” …Per la prima volta la massima autorità delle Nazioni Unite non ha sviato l’argomento affermando che l’ONU non vuole intromettersi nelle vicende interne degli Stati, ma le ha cantate chiare al governo spagnolo che aveva minacciato polizia e carri armati contro Barcellona e SMENTENDO Madrid che insisteva nel dire che il diritto all’autodeterminazione era da intendersi come applicabile solo in quei Paesi del terzo Mondo che avevano subito la colonizzazione e non era assolutamente impugnabile in Europa . Ban Ki Moon  inaspettatamente , ha fatto chiarezza e ha smontato in un minuto ANNI di menzogne e castelli di carta costruiti dai politicanti di Madrid, Bruxelles e Roma. Catalogna, Fiandre, Paesi Baschi e Veneto  d’ora in poi potranno appellarsi a queste espressioni, e nessun mezzo legale potrà fermare l’indizione di un referendum popolare ….. Ri-conquistando l’Indipendenza il Veneto potrà riprendere in mano la propria storia, la propria dignità, la propria cultura e la propria identità politica, culturale ed economica . Sarà così possibile democraticamente manifestare la volontà di autogovernarsi  ed aprire una nuova strada per l’esercizio dei diritti di cittadinanza e dell’uguaglianza di tutte le opportunità. D I F F O N D I A MO   T U T T I    ! ! ! !

 

 

 

 

 

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