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A grande richiesta proponiamo, a puntate, il libro “La Grande Truffa” di Paolo Maleddu, uno di noi, un grande uomo che per il suo coraggio, la sua lealtà e la sua voglia di verità si trova oggi sotto l’attacco duro e sleale dello Stato italiano, uno Stato burattino delle lobbies bancarie internazionali

 

 

 

 

 

 

 

Paolo MALEDDU: “Ho scritto questo libro per una incontenibile necessità di condividere con quante più persone possibile un insieme di informazioni nelle quali mi sono imbattuto, e che hanno gradualmente aperto davanti ai miei occhi una visione del tutto nuova della realtà del mondo nel quale viviamo.

Una realtà insospettata, spaventosa, nella quale siamo immersi ma che non riusciamo a vedere, perché confusa dietro una barriera di notizie ed immagini sapientemente filtrate, falsate o anche solamente ignorate.
Le notizie che non vengono divulgate sono le più importanti.
C’è un mondo reale nel quale gli eventi scorrono così come avvengono, lieti o dolorosi che siano, in un flusso continuo. E uno parallelo, virtuale, creato dalla rappresentazione che i media danno di questa successione di eventi.
Noi viviamo nel mondo virtuale che ogni giorno radio, giornali, televisioni e cinema costruiscono per noi. “Educati” sin dai primi anni di scuola ad essere prigionieri di verità ufficiali, ci è poi difficile accettare versioni diverse, scomode, che non rientrano nei nostri orizzonti.”

“Esistono due storie: la storia ufficiale, menzognera, che si insegna “ad usum Delphini”, e la storia segreta, in cui si rinvengono le vere cause degli avvenimenti, una storia vergognosa.”

 

La Grande Truffa – dalla 1° alla 20°parte                     La Grande Truffa – 21°parte

La Grande Truffa – 22° parte                                    La Grande Truffa – 23° parte

La Grande Truffa – 24° parte                                    La Grande Truffa – 25° parte

La Grande Truffa – 26° parte                                    La Grande Truffa – 27° parte

 

 

 

L’emissione monetaria

LA GRANDE TRUFFA

Come gli usurai internazionali si impossessano
di tutta la ricchezza prodotta dalla popolazione mondiale

28° parte

 

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Lo strapotere mediatico, creatore e manipolatore di quella “opinione pubblica” calata dall’alto e imposta attraverso il mezzo televisivo, riesce però a venderci per democrazia la dittatura della Grande Usura, le ingiustizie sociali e l’arroganza militare statunitense nel mondo.

Partendo da ciò che è l’argomento principe del libro che abbiamo sotto mano, il sistema monetario, ci siamo resi conto che in uno stato il vero potere non risiede nel popolo sovrano. A noi continua ad essere concesso il rito delle elezioni democratiche, il mito della partecipazione popolare al potere, l’illusione di vivere in una società dove libertà, giustizia, diritti e  opportunità per tutti siano stati raggiunti.

Considerando tutto ciò che abbiamo appena letto su moneta, economia, finanza ed Usura, qualcuno è ancora convinto di vivere in una  democrazia?

È  solo un inganno, il mondo virtuale nel quale restiamo intrappolati, vittime inconsapevoli dell’istruzione ricevuta e della cultura occidentale fatta di falsi dogmi : società dei consumi, globalizzazione, crescita continua, elezioni democratiche, democrazia, libero mercato, diritti umani, la legge è uguale per tutti, sinistra liberale, debito pubblico da pagare, lotta all’evasione, lotta al riciclaggio, rappresentanza popolare, sindacati che fanno gli interessi degli operai, lotta all’inflazione, guerra al terrorismo, le missioni di pace, la stampa indipendente, il papa buono,  la  res publica.

 

Come può lo stato essere democratico, se dipendiamo da decisioni prese arbitrariamente da un elite di banchieri/finanzieri, mimetizzati dietro sigle di anonime e disumane entità  internazionali?

È il Potere Invisibile, senza volto né nome, dei Grandi Usurai del mondo della finanza.

Costoro hanno costruito con grande pazienza ed una abilità inquietante che bisogna riconoscer loro, una società che possono condizionare e manovrare a loro piacimento attraverso lo strumento monetario ed il controllo pressoché assoluto di tutte le risorse del pianeta.

A differenza dei monarchi assoluti e dei dittatori del passato che rischiavano in prima persona ed erano facilmente individuabili dal popolo come responsabili, i nuovi padroni del mondo sono invisibili, agiscono nell’ombra, hanno separato i loro destini da quelli dei popoli sfruttati.

Tengono per sé tutti i privilegi del potere, lasciando però ad altri gli svantaggi della visibilità.

Per l’esercizio formale del potere, si servono di una classe politica di camerieri che corrompono ed impongono a piacimento con la forza del denaro e dei media di loro proprietà. Questi fedeli servitori vengono remunerati con stipendi spropositati pagati dal popolo, proprio perché assumano delle cariche pubbliche, visibili, che li rendono ai nostri occhi ingenui i soli responsabili dello sfacelo.

 

I veri padroni possono così continuare ad organizzare guerre locali qua e là per il mondo, mettere al potere e quindi destituire piccoli dittatori da indicare  come responsabili, controllare il commercio mondiale attraverso le multinazionali di loro proprietà, spostando ingenti capitali, provocando espansioni e recessioni dei cicli economici.

Senza assumere responsabilità, mantengono un potere assoluto con cariche non elettive che durano tutta una vita.

Interessi completamente disgiunti e contrari a quelli delle popolazioni degli stati che li ospitano, vivendo in una condizione di sopranazionalità, da autentici apolidi senza legami nazionali quali si considerano.

Stati sovrani nel mondo virtuale, in verità ridotti a meri strumenti, in mano alla finanza internazionale, di esproprio della ricchezza prodotta dalle popolazioni.

Vere e proprie esattorie nazionali, con i politici nel ruolo di esattori, i cittadini contribuenti in quello di vittime e gli Usurai come beneficiari finali.

Tutto ciò con il determinante appoggio del mondo giudiziario che non vuole o non può intervenire, e che ormai deve applicare regole vincolanti fatte  fuori dai confini nazionali, nel cuore dell’Unione Europea o con trattati ed accordi internazionali.

Il trattato di Maastricht ed il più recente e vergognoso trattato di Lisbona hanno praticamente dissolto gli stati nazionali europei come noi eravamo abituati a considerarli. I parlamenti nazionali sono ormai svuotati di ogni potere. Le leggi arrivano da Bruxelles, fatte dalla Commissione europea (23.000 persone in organico) ed una miriade di sottocommissioni (tremila!) formate da oscuri burocrati non eletti dal popolo.

Noi abbiamo eletto un Parlamento europeo che non può fare leggi.

Il Parlamento, l’unica istituzione europea eletta dai popoli,  non ha potere legislativo. Incredibile ma vero.

Mondo virtuale per umane greggi europee.

La moneta che noi tutti solamente usiamo (possiamo usarla, ma non la possediamo), il sangue dell’organismo, la linfa vitale, viene dalla Banca Centrale Europea, ente sovranazionale assolutamente indipendente e non condizionabile dai governi nazionali.

Le incontrastabili disposizioni bancarie che così tanto influenzano negativamente le nostre vite, vengono dalla (sconosciuta ai più) Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea, Svizzera.

Questo paese, il più grande paradiso fiscale sulla faccia della terra,  si è tenuto (o è stato tenuto?) prudentemente fuori dall’Unione Monetaria.

Le importantissime decisioni che riguardano il commercio mondiale vengono dall’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO in inglese), si chiamano Accordi, e sono assolutamente insindacabili dai governi degli stati nazionali. Stiamo parlando dell’organismo che ha dato la spinta decisiva alla liberalizzazione selvaggia del commercio internazionale in favore delle multinazionali, alla libera circolazione dei capitali, alla dislocazione di industrie e stipendi verso paesi più accoglienti da sfruttare, con  creazione di milioni di disoccupati negli stati europei e numerose altre nefaste conseguenze.

Ora l’Organizzazione Mondiale del Commercio sta mettendo a punto il Gats (general agreements on trade in services), Accordo Generale per il Commercio dei Servizi.

“E alla fine c’è il GATS, il gran finale che le elite stanno preparando per questa parte del loro piano. Come già ricordato, esse tenteranno sempre di cementare i loro interessi in leggi sopranazionali. GATS significa Accordo Generale per il Commercio dei Servizi ed è uno dei capitoli più allarmanti dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) che si sta discutendo ora fra i suoi 153 Paesi membri. Una volta ratificato da essi, il GATS diventerà legge nazionale e le nazioni che lo violano saranno passibili di multe pesantissime decise da un tribunale dell’OMC. GATS tratta proprio di servizi, fra cui in primo piano sono quelli essenziali. Esso impone agli Stati di  comporre entro una certa data una lista di servizi pubblici da privatizzare, e a tutt’oggi già diverse scadenze sono passate a causa dei litigi fra governi. Detto ciò, e non potendo qui scrivere un trattato su questo accordo immenso, è di rigore sottolineare alcuni punti: GATS nutre le ambizioni delle elite Neoliberiste poiché il suo scopo generale è di strappare agli Stati, cioè privatizzare, il maggior numero di servizi possibili, come l’istruzione, Sanità, pensioni, acqua, fognature, librerie, utenze, bus scolastici, servizi d’emergenza, ecc. Semplicemente esso fornisce lo schema legale futuro della notoria “richiesta prigioniera” e contiene regole che proibiscono ai governi nazionali e anche a quelli locali/regionali di far valere molte legislazioni che oggi sono favorevoli ai consumatori, ai lavoratori e anche a certe aziende. Questo perché il cuore di tutti gli accordi sopranazionali dell’OMC, e dunque anche del GATS, è il principio del “ meno restrittivo possibile” per il Libero Mercato. Esso afferma che se una legge nazionale o locale ostacola il libero flusso del commercio – per motivi di protezione della salute/ambiente, per promuovere un settore di lavoro nazionale, o per proteggere le aziende locali dall’assalto delle multinazionali, – allora tali regole possono essere contestate presso il tribunale dell’OMC a Ginevra. In esso, tre tecnocrati non eletti hanno il potere di sanzionare con multe immense lo Stato che disobbedisce all’accordo (così immense che persino gli USA cedettero in passato). È così che GATS, una volta ratificato, spedirà milioni di cittadini – abili o disabili, giovani o vecchi, sani o ammalati – nelle mani di fornitori di servizi essenziali privati alla rincorsa solo di profitti e senza neppure regolamenti pubblici che ci proteggano. GATS è l’ennesimo capitolo del piano delle elite per evirare gli Stati sovrani in qualsiasi modo.

Riassumendo: un accordo dal potere sopranazionale in via di approvazione fra 153 governi li costringerà a consegnare ai grandi investitori i servizi essenziali, e questi piomberanno a fare profitti favolosi. Una rapina scolpita in leggi inattaccabili.”

Così Paolo Barnard sul suo “Il più Grande Crimine”, lettura vivamente consigliata.

Lo stato democratico disintegrato dalle invisibili (ai nostri occhi)  manovre ispirate dalle dottrine economiche neoliberiste imposte dall’elite dominante con un lungo e  paziente lavoro di infiltrazione e condizionamento di giornali, televisioni, facoltà di economia, libri, classi politiche, governi nazionali.

Che cosa è la politica?

L’arte di governare lo Stato.

Quale è la principale attività di governo a cadenza annuale?

La legge finanziaria che ogni anno stabilisce come e in che quantità ci verranno espropriati i soldi da consegnare alla Grande Usura internazionale.

Che valore può avere una legge finanziaria partorita in maniera sempre più sofferta dalla nostra classe politica se è il Vero Potere che controlla la Banca Centrale Europea che deciderà del nostro futuro semplicemente tirando su la leva che regola il costo del nostro denaro?

Tra poco anche la legge finanziaria dovrà seguire i dettami che provengono dai burocrati non eletti di Bruxelles, che potranno bocciarla o cambiarla prima che sia approvata dai parlamenti dei singoli paesi !!!

È il dissolvimento totale dei grandi stati nazionali europei, fastidiosi ostacoli sul cammino che vorrebbe condurci al Governo Globale.

L’Unione Europea è il primo gradino in corso d’opera.

 

Capitolo XXII

Unione Europea, regime totalitario sovranazionale

 

La comprensione del meccanismo che permette il furto del valore monetario è la chiave d’accesso ad una visione più chiara di ciò che sta succedendo oggi sul nostro pianeta.

L’elite dominante che manipola l’emissione monetaria ha concentrato nelle proprie mani anche il potere politico, economico, mediatico e quello militare: gli strumenti di dominio sulle popolazioni.

Attraverso l’inarrestabile travaso di denaro dai contribuenti alle loro multinazionali per l’acquisto di ingenti quantitativi di armi sempre più sofisticate ed il mantenimento di un poderoso esercito disseminato in oltre 800 basi militari in tutto il mondo, i Grandi Usurai internazionali controllano lo strapotere militare degli Stati Uniti e dei suoi satelliti militari, gli eserciti inglese, israeliano e della Nato.

 In quanto membro Nato, un paese come l’Italia può essere trascinato in continue e costosissime missioni di pace, senza che il nostro governo possa opporsi. Noi, il popolo, senza comprenderne i motivi, facciamo la guerra ad altri popoli altrettanto ignari, perché così è stato deciso da un Oscuro Potere sovranazionale che non riusciamo ad identificare con chiarezza.

Distratti dai giochi a premi e dalle profonde esternazioni televisive dei nostri politici, non ci viene comunicato che, nonostante già soffocati da  aumenti di tasse, benzina, cibo e bollette, dobbiamo consegnare miliardi di euro all’Usura internazionale anche con l’acquisto inderogabile di caccia militari ultimo modello, droni, navi da guerra, sottomarini.

Avete mai sentito i nostri politici annunciare nei salotti televisivi  l’acquisto di decine di nuovi sofisticati aerei da guerra da industrie statunitensi per tot miliardi di euro?

E la signorina del Tg?

Naturalmente no.

Il silenzio e la complicità della classe politica sono assolutamente criminali.

Il dominio assoluto del mondo dell’informazione consente al Vero Potere di falsare gli avvenimenti importanti della vita quotidiana, presentandoceli per ciò che non sono o non presentandoceli affatto.

La cosiddetta crisi sta mietendo milioni di vittime (disoccupazione, precarietà, miseria dilagante) in numerosi paesi europei, compreso il nostro. Ci vediamo però costretti ad entrare in guerra contro popolazioni che non rappresentano per noi nessun pericolo, alimentando così i nostri debiti e i crediti degli Usurai internazionali

A cosa servono queste  ipocrite missioni di pace?

Difficile interpretare con chiarezza i progetti del Governo Mondiale.

Però possiamo vederne le implicazioni.

Le missioni di pace ci indebitano verso i capitali privati di banche e speculatori internazionali ai quali dobbiamo chiedere in prestito ad interesse i soldi per l’acquisto di armi (caccia, droni, elicotteri, fregate, sommergibili etc.) e per mantenere  esercito, marina e aviazione.

Abbassano la qualità della vita, perché i soldi dirottati su spese militari vengono sottratti a sanità, servizi, infrastrutture,  attività produttive, sussidi di disoccupazione.

Le missioni di pace arricchiscono le multinazionali che vendono gli armamenti, quelle che si impossessano di petrolio, gas, minerali o risorse in generale, altre che ricostruiscono paesi rasi al suolo o che vendono cibo, auto, telefoni ed ogni altra merce immaginabile.

Ma l’obbiettivo principe delle missioni di pace sono le banche centrali dei paesi conquistati: distrutte, “alleggerite” e rifondate.

Questi paesi terroristi, distrutti o da distruggere (Afghanistan, Iraq, Libano, Libia, Siria, Iran, Sudan, Somalia, Venezuela, Corea del Nord), hanno in comune una certa indipendenza dal sistema monetario internazionale, hanno banche centrali nazionalizzate, hanno la sfrontatezza di vendere petrolio e gas anche in euro ed altre valute, invece che solo in dollari.

Le missioni di pace hanno anche la funzione di convincere popoli e dittatori riluttanti, che il sistema monetario occidentale basato sulla moneta degli Usurai ceduta in prestito ad interesse è l’unico sistema tollerato.

La globalizzazione dei mercati non è solo un abbattimento di barriere doganali per facilitare gli scambi, assomiglia piuttosto alla consegna delle risorse di tutto il pianeta nelle mani delle multinazionali possedute dalla Grande Finanza internazionale. La indegna conclusione di un processo iniziato con lo smantellamento degli strumenti protettivi dei quali gli stati sovrani si erano dotati per difendere popolazioni ed economie nazionali, e con le privatizzazioni delle industrie di stato più redditizie, furto compiuto ai danni dei cittadini che con i loro tributi avevano messo in piedi  tali aziende. Nel nostro paese dobbiamo ringraziare soprattutto i governi degli ultimi 20 anni, e l’azione di tutti gli uomini della Goldman Sachs (ma non solo), tra cui spiccano i decisivi contributi di Romano Prodi e Mario Draghi.

L’Unione Europea, più che una mistificata fratellanza dei paesi membri da realizzarsi con la rimozione di barriere e confini nazionali, si presenta ormai sempre più chiaramente come il primo esperimento di regime totalitario sovranazionale della Grande Usura, attraverso la sottrazione della sovranità alle popolazioni europee ed il conseguente dissolvimento degli stati nazionali.

Il trattato di Maastricht sancisce con articoli precisi il passaggio della sovranità monetaria dai popoli europei ai Grandi Usurai.

Gli stati membri sono stati obbligati a modificare le proprie legislazioni nazionali per renderle compatibili al trattato di Maastricht ed allo statuto del “Sistema Europeo delle Banche Centrali”.

In Italia questo adeguamento è avvenuto principalmente con il decreto legislativo 10 marzo 1998, articolo 4, comma 1, che recita:

Emissione di banconote

  1. La Banca d’Italia emette banconote in applicazione di quanto previsto dagli articoli 105°, paragrafo 1, del trattato e 16 dello statuto del SEBC. Nell’esercizio di tale funzione è soggetta al potere autorizzatorio esclusivo della BCE.

I banchieri dettano le regole, i politici si piegano, i cittadini subiscono.

La continua erosione delle nostre libertà civili ci rende sempre più prigionieri all’interno della gabbia virtuale che continuiamo a non vedere.

La Banca Centrale Europea, come abbiamo visto, non può essere condizionata dall’Unione Europea, è una entità sopranazionale, estranea, che ha però il monopolio dell’emissione dell’euro.

Ci hanno privati della nostra moneta nazionale.

Come giustamente dice Paolo Barnard, è come se ad un padre di famiglia venisse chiuso il conto corrente, sequestrato il contante e la carta di credito: come riuscirà a sfamare moglie e figli?

Cosa pensare di un’ Italia che per acquistare il banco di scuola di un bambino delle elementari, dovesse chiedere degli yen in prestito al Giappone?

È ciò che ci succede con l’euro. Dobbiamo chiedere in prestito a degli stranieri, il Capitale Privato internazionale, una moneta che non ci appartiene, e restituirla con interessi ad un tasso deciso dai creditori.

La Banca Centrale Europea è stata autorizzata (da chi?) ad emettere la  moneta ufficiale dell’Unione Monetaria. La presta, diciamo ad un 1% di interesse, a dei privati (banche commerciali, fondi, assicurazioni), i quali a loro volta la prestano al 6/7/8 %  e più ai popoli europei.

Ci vogliamo rendere conto che ci stanno rubando la vita?

Noi eleggiamo un parlamento virtuale europeo che non ha praticamente nessun potere perchè non può fare leggi (la stessa ragione di esistere di un parlamento).

continua…..

 

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Paolo MALEDDU