In Europa crescere si può, basta stare fuori dall’euro e fare l’esatto contrario di quello che la Commissione europea assieme alla Bce impongono agli stati dell’eurozona; e si può fare ancora meglio se si considera che tutte le tasse non sono dovute. Uno Stato che emette moneta sovrana non ha bisogno di far pagare le tasse ai suoi cittadini per fornire i servizi, le tasse ci vengono imposte solo per obbligarci ad utilizzare quella determinata valuta.

 

Pubblicazione1

BUCAREST – Nel primo trimestre del 2015 la Romania ha registrato il piu’ alto avanzo del consumo interno dall’arrivo della crisi economica del 2008, del 2,6 per cento rispetto al medesimo periodo del 2014. Lo rileva una relazione realizzata dalla compagnia di consulenza Ernst&Young. Secondo gli autori dello studio, la crescita del consumo interno nei primi tre mesi dell’anno ha superato le attese, grazie alla crescita economica del paese che nel medesimo periodo e’ stata del 4,2 per cento.
A questo si aggiunge l’aumento dello stipendio medio netto del 7 per cento e la riduzione dell’inflazione intorno al 2 per cento. Gli specialisti si dichiarano fiduciosi sul fatto che il paese sara’ in grado di mantenere lo stesso ritmo di crescita del consumo interno su tutto il 2015, le prospettive sono ottimistiche grazie soprattutto alla riduzione dell’Imposta sul valore aggiunto (Iva) per i generi alimentari dal 1 giugno scorso.
Per quanto riguarda il prodotto interno lordo del paese, la compagnia di consulenza anticipa un incremento del 3,1 per cento per quest’anno (con proiezioni fino al 4,5%) e del 3,6 per cento per il 2016, con possibilità arrivi addirittura al 5%.
Stando allo studio, il consumo interno e’ incrementato dall’inizio dell’anno anche grazie all’aumento della fiducia della popolazione nell’andamento dell’economia e alla speranza di future crescite degli stipendi visto l’attuale contesto economico. La compagnia di consulenza prevede anche un incremento degli investimenti nell’economia interna.
Per la Romania la grande opportunita’ e’ rappresentata dalla riduzione dell’Iva per i generi alimentari che sta fortemente rilanciando l’economia attraverso i settori dell’agricoltura e agroalimentare e quelli connessi come trasporti merci e servizi alla popolazione. La legge prevede specificatamente che la riduzione dell’Iva si applichi su tutta la catena economica, dal produttore al consumatore finale, il che rende tutti i partecipanti al ciclo economico del settore agroalimentare e agricolo beneficiari diretti dalla riduzione.
Inoltre, la normativa prevede che la riduzione dell’Iva si applichi anche nel caso in cui un prodotto alimentare viene utilizzato come materia prima per la produzione di cosmetici, bevande alcooliche o altro, fermo restando che i rispettivi prodotti hanno come destinazione il consumo da parte della popolazione.
L’alto livello dell’Iva insieme alle altre tasse ed imposte che i produttori e i commercianti dovevano prima pagare allo stato hanno fatto si che questi scaricassero i rispettivi costi sul consumatore finale portando ad una riduzione drastica del consumo.
Il peggiore caso della sovratassazione, con implicazioni su tutti i settori dell’economia, sono stati i carburanti dove la percentuale delle tasse, imposte, accise e Iva sul prezzo totale di un litro di combustibile rappresentava il 60 per cento, come in Italia.
Tasse alte anche nel caso delle bevande alcooliche dove variavano fra il 40 per cento per birra e vino e il 75 per cento per i superalcolici (esattamente come hanno imposto in Italia i governi Monti e Renzi) . Per il caffe’ il totale delle tasse ed imposte rappresentavano il 30 per cento del prezzo finale.
Ora, col taglio netto dell’Iva voluto dal governo, l’economia della Romania sta vivendo un boom economico, e possedere la propria valuta sovrana mette al riparo la Romania dal disastro dell’euro e della folli politiche imposte dall’eurozona agli stati che disgraziatamente ne fanno parte, come l’Italia.
In Europa crescere si può, basta stare fuori dall’euro e fare l’esatto contrario di quello che la Commissione europea assieme alla Bce impongono agli stati dell’eurozona.

tratto da: (clicca qui)

2015.06.24 – MISFATTO CONSUMATO IERI A CAGLIARI

Posted by Presidenza on 24 Giugno 2015
Posted in articoli 

 

INAUDITO !!!
E’ stato veramente stomachevole il misfatto che si è consumato ieri a Cagliari nel quartiere di Medau Su Cramu.
Due famiglie sono state buttate fuori dalla loro casa senza nessuna pietà, compresa una donna di ottantacinque anni affetta dal morbo di Parkinson ed un bambino di appena un mese e mezzo, due famiglie che non chiedevano altro che ottenere una misera proroga di tre settimane, attendere la data del quattordici luglio in cui si riunirà il consiglio di stato per emettere una sentenza che potrebbe rimettere tutto in discussione.
Sono passati oltre trent’anni da quando queste famiglie hanno regolarmente presentato la richiesta di condono, trent’anni in cui hanno pagato la Bucalossi, ogni altro centesimo di tassa prevista per la sanatoria edilizia e tutte le altre tasse con cui sono vessati i cittadini sardi.
Lo Stato straniero italiano in questi trent’anni non si è mai fatto vivo se non per pretendere le gabelle del caso.
Pochi mesi fa è loro arrivata una lettera che li metteva al corrente del fatto che la domanda di condono era stata respinta. Dopo trent’anni di silenzio, improvvisamente, lo sgombero di quest’immobile è diventato una necessità impellente, una formalità da portare a termine nel giro di pochi mesi, una formalità che non poteva aspettare i pochi giorni che avrebbero permesso di attendere la sentenza del Consiglio di Stato.

Perché improvvisamente tutta questa fretta ?
Perché mobilitare centinaia di persone tra polizia, carabinieri, vigili del fuoco, guardie di finanza, ecc. ? Perché buttare all’aria una marea di soldi dei contribuenti, un costo esorbitante ed inutile, quando bastava attendere tre misere settimane per ottenere la sentenza del Consiglio di Stato che se fosse stata negativa avrebbe dato luogo allo sgombero tranquillo e volontario degli abitanti di queste case ?
Perché è proprio così, i fratelli Porcu avevano già deciso che se la sentenza del consiglio di stato fosse stata loro avversa avrebbero fatto tranquillamente i bagagli e avrebbero abbandonato le loro abitazioni senza bisogno di alcun atto di forza.

Ma la cosa che ha fatto più schifo è stata l’arroganza e la prepotenza del vice questore e di altri funzionari di polizia, di un’ispettrice che si credeva chissà chi, una donna senza alcuna femminilità e che è la vergogna di tutto il genere femminile; una femminuccia che avrebbe seriamente bisogno di un maschietto per toglierle di dosso tutta l’acidità che ha accumulato.

E’ stato disdicevole anche il menefreghismo della gente di quel quartiere che è arrivata sul posto tardi e con molto comodo come se stesse andando a fare una bella passeggiata domenicale, la stessa gente che a breve subirà lo stesso trattamento e che si troverà sola a vedersela con la tirannia italiana e del sindachetto “signorina” che dirige il comune di Cagliari.

Ancora una volta il colonizzatore straniero e nemico italiano se n’è altamente fregato del difetto assoluto di giurisdizione e di competenza per materia e per territorio che ha l’ Italia sulla Natzione Sarda ed ha abbassato la mannaia sul Popolo Sardo….ma non sarà sempre così !!!

Sergio PES (Presidente MLNS e GSP)

Pubblicazione1

 

Marco Della Luna

 

 

Il nostro destino? «E’ molto semplice da capire», secondo Marco Della Luna, perché «la struttura socio-economica del mondo contemporaneo è caratterizzata da una classe bancaria globale che esercita il potere di creare dal nulla, e a costo zero, quantità virtualmente illimitate di simboli dotati di potere d’acquisto (mezzi monetari) e di strumenti finanziari convertibili in tali simboli, mediante il reciproco accreditamento contabile dei medesimi in un gioco di sponda tra banche, su scala mondiale». Per giunta, la “classe finanziaria” esercita anche il potere e privilegio di creare, mediante erogazione dei prestiti a interesse, tutti i mezzi monetari di cui abbisogna il resto della società, divenendo così sua creditrice strutturale. «Per finire, questa classe privilegiata dispone anche delle agenzie che fanno il rating dei debitori nonché di un buon controllo manipolatorio su tutti i mercati». Con queste premesse, non c’è scampo: «La politica è finita, i partiti si riducano a missionari antisociali della classe finanziaria e la partecipazione popolare alle decisioni rilevanti diviene impossibile, il principio di eguaglianza rimane un ricordo, mentre reddito e ricchezza sono oggetto di una redistribuzione inversa, cioè concentrante».
Per schematizzare al massimo, scrive Della Luna nel suo blog, «immaginatevi che io abbia il potere esclusivo di creare moneta, stampando pezzi di carta, che metto in circolazione prestandoli a interesse, e che la mia moneta sia accettata e domandata da tutti, e in quantità crescenti, per pagare (a me) gli interessi: gradualmente ma automaticamente divento creditore del resto della società per tutta la sua ricchezza reale, senza contribuire minimamente alla produzione di ricchezza reale». Ovvero: «Non creo nulla per gli altri, ma gli altri mi saranno debitori di tutto il valore che creano». Questa caratteristica della società globale «dovrebbe essere la premessa ad ogni discorso etico, politico e costituzionale», invece è sempre sottaciuta. Quindi, ogni altro discorso risulta monco, irrealistico. Continuiamo a non “vedere” il ruolo decisivo di «una classe che ha la prerogativa di creare soldi dai soldi, producendoli dal nulla come simboli dotati di potere d’acquisto o comunque di potere di scambio sui mercati (cioè del potere di comperare il frutto del lavoro del resto della società), mentre il resto della società, l’economia reale, non lo può fare, e lavora per pagare gli interessi sui debiti».
Una super-casta come l’élitre finanziara, dunque, «accresce il proprio potere d’acquisto sottraendolo al resto del mondo e all’economia reale: quindi tendenzialmente compra tutto, diventa padrona di tutto, creditrice universale, sovrano politico, legislatore e governante globale incontrastato e senza opposizione, dotata com’è di un grande potere di ricatto e di divide et impera». E proprio questo è ciò che avviene nel mondo, aggiunge Della Luna, anche grazie al fatto che la popolazione, «nella sua illimitata ignavia collettiva», sostanzialmente sta al gioco, che non capisce, «perché pensa i simboli finanziari e monetari come valori reali, e li compra, investe in essi, li accetta come garanzia, gioisce quando le quotazioni salgono e patisce quando scendono». Così facendo, «assicura la domanda, quindi l’apparenza di realtà, di questi titoli stessi, e la legittima – legittima il potere di chi li genera e smercia. Così l’uomo comune si fa veramente artefice del proprio destino, fabbro delle proprie catene», visto che non ha il coraggio di rifiutare «la legittimità di ogni ordinamento giuridico internazionale e nazionale che quel meccanismo ha creato», sistema «anti-umano, quindi “eo ipso” criminale». E allora «il destino del mondo è suggellato, finché il sistema non si rompa da sé, assieme ai suoi sigilli di legalità».

tratto da: (clicca qui)

Secondo Obama, “Vladimir Putin vuole ricreare le glorie dell’impero sovietico”.
Suona ridicola ed anche comica questa dichiarazione fatta dal presidente della nazione che da 70 anni esercita la più decisa politica di dominio imperialista della Storia e che avviene a spese della sovranità e dell’indipendenza di tante altre nazioni del mondo e che ha condotto negli ultimi anni decine di interventi militari diretti o indiretti per rovesciare governi di nazioni sovrane e per destabilizzare paesi (come avvenuto in Iraq, in Afghanistan, in Libia, in Sudan, in Nigeria, in Somalia, in Siria, ecc.), per le proprie finalità egemoniche, dietro il pretesto di “esportare la democrazia” o quello di “combattere il terrorismo”.

 

1

 

Obama al vertice del G7

 

 

 

 

di Luciano Lago

Dichiarazioni di Obama al vertice del G7 in Germania: «La Russia sta ancora violando gli accordi sull’Ucraina e se sarà necessario inaspriremo le sanzioni….”.(………………….)
«Qui al G7 ci siamo accordati per fare in modo che, pur continuando a cercare una soluzione diplomatica, le sanzioni restino in atto fino a quando la Russia continuerà a violare i suoi obblighi nei confronti dell’accordo di Minsk. Questo significa poter estendere le sanzioni anche oltre luglio e il G7 ha detto chiaramente che se sarà necessario inaspriremo le sanzioni», ha concluso Obama.

Prosegue Obama: “…….il presidente russo Vladimir Putin vuole «ricreare le glorie dell’impero sovietico» ma la grandiosità della Russia «non richiede la violazione della sovranità di altre nazioni». Il riferimento è all’Ucraina, i cui territori orientali sono finiti sotto il controllo di separatisti pro-Mosca che, secondo l’Occidente, sono appoggiati dal Cremlino, tesi sempre negata dallo stesso Putin.

Parlando durante la conferenza stampa al termine del G7, l’inquilino della Casa Bianca ha aggiunto: «Il popolo russo e l’economia russa stanno soffrendo a causa delle politiche di Putin». Con le sanzioni «l’economia russa è stata indebolita e sul mercato internazionale le società energetiche russe sono in difficoltà – ha detto Obama. Vedi: Il Corriere della Sera.

Se ci soffermiamo ad analizzare le dichiarazioni di Obama tenutesi durante e dopo il vertice dei G7, possiamo rilevarne la falsità, l’ipocrisia e la menzogna in ogni passo del discorso pronunciato dal presidente Obama.

1) Gli USA non si sono accordati con gli alleati ma piuttosto hanno imposto il rinnovo delle sanziono nonostante che alcuni paesi europei (paesi dell’Est Europa) fossero recalcitranti ad applicare le sanzioni. In pratica Washington ha ricattato i paesi più deboli costringendoli ad adeguarsi alle sanzioni nonostante che queste danneggino fortemente le loro economie.

2) Non è la Russia (che non ha proprie truppe in Ucraina, al contrario degli USA) ma è l’Ucraina che ha violato più volte la tregua aprendo il fuoco con la propria artiglieria contro le zone abitate di Donetsk e portando le armi pesanti all’interno del perimetro dove queste dovevano essere escluse. Questo risulta dai video messi in rete dai separatisti di Donetsk e da giornalisti indipendenti nei quali si vedono i danni e le vittime causate dal fuoco di artiglieria dell’esercito ucraino sulla città di Donetsk. Vedi: Fuertes bombardeos en Donetsk – Vedi: Youtube.com/watch

3) Secondo Obama, “Vladimir Putin vuole ricreare le glorie dell’impero sovietico”. Suona ridicola ed anche comica questa dichiarazione fatta dal presidente della nazione che da 70 anni esercita la più decisa politica di dominio imperialista della Storia e che avviene a spese della sovranità e dell’indipendenza di tante altre nazioni del mondo e che ha condotto negli ultimi anni decine di interventi militari diretti o indiretti per rovesciare governi di nazioni sovrane e per destabilizzare paesi (come avvenuto in Iraq, in Afghanistan, in Libia, in Sudan, in Nigeria, in Somalia, in Siria, ecc.), per le proprie finalità egemoniche, dietro il pretesto di “esportare la democrazia” o quello di “combattere il terrorismo”.

 

2

 

 

i leaders dei paesi del G7

 

 

 

 

 

In pratica il capo del più grande impero della Storia che dispone di circa 900 basi militari in tutto il globo, pretende di accusare gli altri (la Russia) di “politica imperiale”e di “violazione della sovranità” di altri stati.
La Russia di Putin, al contrario degli USA, da quando è crollata l’URSS, non ha invaso altri paesi e non ha imposto il proprio modello economico e politico obbligatorio. Non si comprende poi perchè, quando gli USA vogliono imporre i propri trattati commerciali agli altri paesi (vedi TTIP o TPP), si parla di “integrazione economica” mentre quando la stessa cosa vuole fare la Russia (vedi Unione Euroasiatica) questa viene definita “politica imperiale”.

Se vi era comunque una qualche predisposizione a prendere sul serio il discorso di Obama al vertice del G7, quest’ultima affermazione, che riguarda la pretesa “ricostituzione dell’Impero dell’URSS”, ne rivela il lato comico, l’ostinazione ad utilizzare la propaganda in sostituzione della diplomazia e toglie ogni credibilità a quanto affermato dal presidente statunitense.

D’altra parte, per rendersi conto dell’accerchiamento effettuato, negli ultimi anni, dagli USA con le basi NATO vicino ai confini della Federazione Russia, dall’ovest , da sud e da est, è sufficiente vedere la cartina geografica. Si potrebbe citare la battuta di un generale USA il quale, nel vedere la stessa cartina, ha esclamato: “come si è permessa la Russia di mettere i suoi confini così vicini alle nostre basi militari”.

 

3

 

mappa delle basi USA in Eurasia

 

 

 

 

 

4) “—Con le sanzioni «l’economia russa è stata indebolita, la Russia è un paese isolato” Anche questa una affermazione ridicola in quanto la Russia ha dimostrato di saper sopportare il peso delle sanzioni e si trova ben lungi dall’essere isolata, visto che ha rinsaldato i rapporti con giganti come la Cina, l’India, il Brasile, oltre a l’Argentina, il Venezuela, l’Egitto, la Turchia, l’Iran e moltissimi altri paesi che guardano alla Russia come un partner ed un alleato.
In pratica oltre il 60% della popolazione mondiale e delle Nazioni guarda alla Russia come ad un partner ed un alleato affidabile mentre il prestigio degli USA ed la loro supremazia economica sono in forte discesa, secondo tutte le rilevazioni internazionali.
Inoltre Obama omette di dichiarare che la Cina, la nuova prima potenza economica ed industriale al mondo,oltre ad essere saldamente alleata con la Russia (grazie alla demenziale politica di Obama) sta creando nuovi organismi finanziari (in accordo con la Russia ed i BRICS) che sono destinati a porre fine alla supremazia del dollaro su cui si è appoggiata fino ad oggi l’economia statunitense e con cui ha finanziato il proprio enorme debito e le sue immense spese militari.
Fino a quando Obama si riunisce con i soci europei ed i paesi anglosassoni (Canada, Australia e Nuova Zelanda) , legati da rapporti di subordinazione agli USA, lui ed i suoi alleati, sempre allineati alle posizioni di Washington, possono pensare di rappresentare il mondo, ma quando Obama si reca al di fuori del circolo dei subordinati a Washington, allora le cose cambiano e se ne è dovuto accorgere nel corso dell’ultimo vertice dei paesi latino americani, svoltosi a Panama in Aprile, quando la politica imperiale di ingerenza degli USA negli affari interni dei paesi dell’America Latina è stata apertamente contestata da tutti i paesi partecipanti.

tratto da: (clicca qui)

2015.06.08 – Attenzione: e’ iniziato un semestre di fuoco

Posted by Presidenza on 8 Giugno 2015
Posted in articoli 

Cosa inventerà questa volta lo Stato terrorista americano per costringere la UE a superare le proprie titubanze?

 

 

Pubblicazione1

 

DI LUIGI AMBROSI

Giugno-Novembre: inizia un semestre di fuoco. Prima che Cina e Russia arrivino a formare una solida alleanza non solo politica, economica,finanziaria, valutaria ma anche militare, e prima che esplodino le contraddizioni economiche del capitalismo occidentale, gli USA hanno urgenza e necessità di anticipare i tempi ed arrivare ad uno scontro decisivo che impedisca la formazione di un secondo asse di potenza nel pianeta, alternativo all’unipolarismo USA e contemporaneamente distrarre l’attenzione delle popolazioni dagli effetti della crisi economica.

Russia e Cina ne sono già coscienti e si stanno preparando, fermo il loro interesse strategico a rinviare lo scontro frontale e a prendere tempo, possibilmente senza arretrare.
Il semestre inizia con questo giugno gravido di eventi, tra i quali tutti a fine mese:
-il rinnovo delle sanzioni europee alla Russia (con gli USA fortemente determinati a rinnovarle e gli europei indecisi);
-la ratifica del controverso accordo con l’Iran (con Neo-cons. americani, Israele, Arabia Saudita fortemente intenzionati a contrastarlo);
-la decisione del FMI sull’accettazione della moneta cinese all’interno del paniere di monete dei Diritti Speciali di Prelievo (insieme a dollaro euro yen);
-la scadenza della trattativa sul debito greco, con tutti gli effetti geopolitici che la questione sta assumendo;
-l’avvio della operazione militare a guida italiana sulle coste libiche.

Luglio vedrà la riunione della SCO (una alleanza militare asiatica a guida russo-cinese) che dovrà decidere sulle richieste di adesione, tra gli altri, di Iran, India, Pakistan.
Sempre a Luglio si riuniranno gli esponenti della Banca dei BRICS per muovere i primi significativi passi alternativi a FMI e Banca Mondiale.
Nel corso del semestre assisteremo all’accelerazione degli USA per costringere la UE a firmare il TTIP (ed in Asia l’accordo Transpacifico) , in contrapposizione all’avanzare degli accordi inter-statali per “la nuove via della seta” cino-russa e alla nuove linee dei gasdotti russi per le forniture energetiche all’Europa.
Luglio-Agosto vedranno negli Stati Uniti la prima e più vasta esercitazione militare per il controllo del proprio territorio, a riprova di come sia prevista una precipitazione della crisi economica e relative rivolte sociali , di cui abbiamo già visto i segnali a Fergusson e Baltimora. Non è quindi escluso un nuovo manifestarsi della crisi strutturale del capitalismo occidentale, che da anni cerca di rinviare l’esplosione delle proprie contraddizioni economiche e sociali ricorrendo al debito ed alla iper-stampa delle proprie valute imposte al resto del mondo.
A Settembre vi sarà in Europa la più grande esercitazione della Nato dalla fine della seconda guerra mondiale
Sempre entro la fine del semestre avremo la decisione degli organismi finanziari internazionali sulla definitiva consacrazione della valuta cinese come valuta internazionale, decisione non più rinviabile e che sancirebbe l’avvio della de-dollarizzazione su larga scala negli scambi commerciali internazionali.
In questo contesto geo-economico e politico si inseriscono gli scenari dei conflitti già aperti, quello ucraino, quello siriano/irakeno/mediorientale, quello libico e quelli potenzialmente pronti ad essere aperti, quali la Transnistria, le isole del Mar Cinese Meridionale.Altri scenari a minor intensità riguardano i Balcani (Macedonia e Grecia in testa) e gli Stati sovrani dell’America latina, in primis Venezuela, Brasile, Argentina.
Tutti scenari che possono essere utilizzati dagli USA per rafforzare il proprio egemonismo e accelerare lo scontro con Russia/Cina.
Un semestre dunque caldo, molto caldo.
Riguardo al rinnovo delle sanzioni europee alla Russia, cosa inventeranno questa volta gli USA ed il loro regime fantoccio in Ucraina per costringere la UE a superare le proprie titubanze? La volta precedente gli USA dovettero far abbattere dal governo ucraino un aereo di linea, e questa volta? Una grande nuova provocazione? Un nuovo grande attacco su larga scala del regime ucraino in Donbass, incolpandone i russi? O una aggressione alla Transnistria per provocare l’intervento russo? In questo scenario cosa voglion dire la nomina del loro agente georgiano Sakhasvili a Sindaco di Odessa, lo spostamento di missili anti-aerei ucraini tra Odessa e la Transnistria e, sulla costa adiacente il posizionamento di navi da guerra USA ? Russi e cinesi lo sospettano, tanto che per la prima volta hanno appena svolto esercitazioni navali congiunte nel Mar Nero.
Per gli Usa spingere l’Europa a nuove sanzioni anti-russe sarebbe un successo sia nel continuare l’isolamento europeo della Russia sia nel portare l’Europa nel vicolo cieco economico e politico che la costringerà a firmare il TTIP. Firma che vorrebbe dire unificazione anche economica delle forze NATO, avanzamento dell’accerchiamento di Cina e Russia, piegamento totale dell’Europa ai voleri delle multinazionali Usa ed alla legislazione dei loro tribunali con buona fine delle legislazioni sociali e sovrane dei singoli Stati europei .
Nel piccolo, il recente scontro tra Usa e Fifa comprende entrambi questi elementi: abituare gli europei che la legislazione Usa prevale anche in Europa, e continuare l’isolamento della Russia tentando di annullare i prossimi mondiali in territorio russo. In questo scontro gli Usa hanno utilizzato una versione delle rivoluzioni colorate, quella della rivoluzione contro la corruzione.
Con la cooptazione forzata dell’Europa nel TTIP, gli USA uniscono il capitalismo occidentale contro il resto del mondo, andando allo scontro nelle migliori condizioni possibili e con un esercito irregolare come quello jadhista; mancherebbe poi solo di separare l’India dall’asse BRICS e qualche altro decennio di sopravvivenza forse lo conquisterebbero.

Luigi Ambrosi

tratto da: (clicca qui)

La dittatura finanziaria di Draghi e Schaeuble è già morta ma resta ancora da capire quanto lunga sarà la già iniziata agonia

 

«I nazisti tecnocratici Mario Draghi e Wolfang Schaeuble, con relativo codazzo di servi, politicanti e giornalisti, hanno i giorni contati: l’Europa intera è scossa da un fremito di ribellione che, dalla Spagna alla Polonia, dalla Finlandia alla Grecia, appare oramai inarrestabile». A poco servono le menzogne reiterate, veicolate da un circuito informativo grottesco e screditato, scrive Francesco Maria Toscano: i cittadini hanno deciso di dire basta. «Ricordate i tanti articoli dei soliti giornalai italiani che spiegavano al popolino come l’Italia dovesse imitare il modello spagnolo, terra felice che aveva trovato la via della salvezza a furia di privazioni e sacrifici? Tutte balle. Il sistema politico spagnolo, come ampiamente dimostrato dai risultati elettorali, è letteralmente deflagrato». Il vecchio bipartitismo “popolari contro socialisti” non esiste più, consentendo ad un movimento autenticamente progressista come “Podemos” di divenire in pochissimo tempo il vero dominus della politica iberica. «Alla faccia dei tanti venduti con la penna che continuano a raccontare a pagamento una realtà fantasiosa».

Pubblicazione1

 

Francesco Maria Toscano

 

La democrazia, aggiunge Toscano sul blog “Il Moralista”, «rigetta l’impianto oligarchico che caratterizza questo mostro di Ue, divenuto oramai dovunque utile bersaglio per coagulare consenso». La slavina non si ferma più, «con buona pace del gotha massonico/nazista assiepato sulle posizioni del Maestro Venerabile della Ur-Lodge “Der Ring”, Wolfang Schaeuble». Non è bastato affidare il comando di un partito di sedicente sinistra come il Psoe spagnolo ad un giovanotto caruccio come Pedro Sanchez per evitare una sonora sconfitta. «Lo stesso destino toccherà a breve anche ai socialisti francesi, pronti ad estinguersi a causa dell’insipienza dei vari Hollande e Valls». Per non parlare del Pd renziano, tramortito dalle regionali dopo un anno di marcia trionfale sull’onda delle europee. «Provare ad occultare i disastri macroeconomici provocati dalle politiche del rigore ricorrendo al giovanilismo di maniera o alla demagogia antisprechi e anticasta è oramai inutile», insiste Toscano, collaboratore di Gioele Magaldi, con cui ha fondato il “Movimento Roosevelt” per contrastare il piano austeritario dell’oligarchia neo-feudale europea.
«I cittadini non ci cascano più», aggiunge Toscano. «Tutti hanno capito che, per ripartire, l’Europa deve cambiare radicalmente: la dittatura finanziaria instaurata dalla Bce di Mario Draghi non è più sopportabile e va abbattuta». Certo, «il nazismo tecnocratico non si ritirerà però senza combattere». Così, per realizzare «un nuovo e più compiuto equilibrio in Europa e nel mondo», in grado di garantire una pace sociale duratura, «è indispensabile costruire fin da subito un movimento di Resistenza internazionale cementato dagli ideali illuministici di libertà, uguaglianza e fratellanza». Nel 1792, ricorda Toscano, il Parlamento francese approvò una legge che imponeva il riconoscimento di un sostegno a tutti i popoli della Terra che avessero desiderato liberarsi dall’oppressione esercitata dalle vecchie aristocrazie parassitarie per raggiungere la sospirata libertà. «Mentre i nazisti tecnocratici, coordinati dal Sacro Romano Imperatore Mario Draghi, possono effettivamente contare sul sostegno di una filiera di potere diffusa e cosmopolita, lo stesso non può dirsi per le diverse forze impegnate nell’attuale Resistenza».

2

 

Draghi e Schaeuble

 

Per il segretario del “Movimento Roosevelt”, è dunque arrivato il tempo di riannodare i fili di una solidarietà internazionale «che impedisca ai padroni del vapore di derubricare a “vicenda domestica” casi importanti e paradigmatici come quello greco». Il movimento fondato con Magaldi, autore del bestseller “Massoni” che svela il peso dei circoli massonici occulti internazionali, intende ora porsi sullo scenario globale «come una autentica avanguardia, mastice per la definitiva realizzazione di una struttura di contrasto, pacifica e democratica, pronta ad intervenire come un sol uomo a sostegno delle diverse popolazioni di volta in volta umiliate e colpite dai referenti del nazismo tecnocratico che porta oggi il volto della Troika». Una “Internazionale” nuova di zecca, «depurata da tentazioni totalitarie di marca comunista», coerente nel prospettare un nuovo modello di società «in grado di far coesistere democrazia e benessere diffuso, giustizia sociale e libertà d’impresa, mobilità e piena occupazione». Senza questa nuova “Internazionale” democratica, a parte “Syriza” e “Podemos”, «trionferanno in prospettiva i movimenti di stampo nazionalista, ringalluzziti dalla vittoria di Duda in Polonia». Nuova alleanza, dunque, perché «la dittatura finanziaria di Draghi e Schaeuble è già morta», ma resta ancora da capire «quanto lunga sarà la già iniziata agonia».

tratto da: (clicca qui)