di Claudio Marsilio

RA: La ringrazio molto per averci concesso questa  intervista. Come prima domanda, abbiamo scelto un tema molto delicato per la Francia e per l’Italia, che è l’immigrazione. Tutti hanno visto il disastro che si è verificato al largo delle coste di Lampedusa in diverse occasioni. In seguito a questo disastro, le forze politiche più vicine all’ideologia europea hanno dichiarato di voler modificare la legge sull’immigrazione, dichiarando allo stesso tempo questo fenomeno come irreversibile. Credete anche voi che questo sarà il nostro destino? O piuttosto pensate che ci sono possibilità d’invertire questa tendenza?

Alain Soral: «bene, intanto nulla è irreversibile e tutto è politica. Pertanto quando dicono che il fenomeno è irreversibile è perché si rifiuta di affrontare la questione in termini democratici … vale a dire, chiedere il parere del popolo . Si afferma questo perché sanno che l’opinione della gente sarà contraria alla volontà dei leader.
Dopo il caso di Lampedusa vediamo che si è raggiunto il limite di ciò che la gente può accettare in nome dell’ideologia dei diritti umani, del meticciato ecc. ovvero, in un momento in cui la crisi non era troppo pronunciata, alle persone poteva anche andar bene tutto questo… ricordate il tempo delle pubblicità Benetton?  Ma oggi non si tratta più di suore che vanno incontro ad immigrati africani abbracciandoli, ma di morti a centinaia…

Si tratta di migranti in fuga dall’instabilità, dalla violenza militare; come è il caso della Libia dove – è il caso di dirlo – ci sono forti responsabilità francesi, perché è attraverso Bernard Henri Lévy e il governo Sarkozy – nel tentativo di distruggere la Libia di Gheddafi – che si è destabilizzata l’intera Africa centrale; così come nel destabilizzare la Siria, dove siamo coinvolti (in quanto francesi) attraverso Fabius, abbiamo destabilizzato anche gran parte del Medio Oriente… il che provoca, come è ovvio, delle fughe di migranti nel tentativo di raggiungere l’Europa, in quanto luogo molto favorevole per tradizioni sociali, a migranti e clandestini… ma poi diventa catastrofica, ingestibile. E oggi tutto questo si scontra violentemente anche con le opinioni dei popoli.

Immigrati

Quindi, qui abbiamo una reale preoccupazione del Potere Europeista, ci dicono sia: “questo è irreversibile quindi dovete accettarlo” e, allo stesso tempo al livello più locale, le amministrazioni che dicono “non saremo più in grado di controllare la situazione, quindi dovrete fare delle concessioni per fare piccole modifiche per cercare di… non so…dei piccoli aggiustamenti”…

Abbiamo una doppia sfida in questo momento… ma è soprattutto la sfida più vicina al territorio: gli eletti  territoriali sono molto preoccupati per la reazione della gente di fronte a questo lato ingestibile, catastrofico, del fenomeno, mentre ad un livello più alto ci sono persone che continuano a praticare la lingua di legno. La gente ha capito che l’immigrazione, il lasciar passare integrale, è un terribile pericolo, e che si tratta d’una misura – direi – antisociale e anti-popolare totale; e poi c’è ora anche una lotta all’interno dell’apparato politico tra quelli vicini alla base, che sono tenuti a rispondere alle critiche più “arrabbiate” e coloro che sono ad altissimo livello che rispondono loro: “beh, sbrigatevela!”

E questo diventa interessante …Lo vediamo spesso in Francia, dove c’è un divario all’interno del sistema dominante, tra quelli che ne sono al vertice  e quelli che ne sono invece gli esecutori, i quali hanno sempre più problemi nel ripetere le parole d’ordine e le menzogne delle élite alla gente.

Dunque è sì drammatica questa situazione di Lampedusa – perché problematica – ma allo stesso tempo interessante e portatrice, persino, di speranza per i popoli d’Europa, perché significa che stiamo raggiungendo il limite tollerabile… E il limite delle bugie, anche … Questo è ciò che chiamiamo ‘l’eterno ritorno del reale’: qui è la realtà che ti sbatte in pieno volto, e si tratta di migliaia di morti, di persone che spingono da intere regioni destabilizzate…

Abbiamo la stessa cosa qui in Francia con i rom, non so se ne parleremo dopo… La cosa triste è che bisogna passare per questo, per il disastro completo, per far muovere la politica; e ad un certo momento la menzogna dell’ideologia dominante non sarà più sufficiente a nascondere la realtà. Cosa che ricorda un po’ quello che successe alla fine dell’Unione Sovietica sotto Breznev, quando ci fu uno scollamento totale tra le menzogne ​​ufficiali e le idee delle persone, il che mostra che non esiste più alcun rapporto tra Potere e cittadini, fino ad arrivare a una doppia società, due società parallele, che è quasi ciò che abbiamo qui in Francia, non so in Italia, ma qui siamo praticamente arrivati a questo punto.»

RA: Nella vostra Carta è scritto : “uscire dell’UE, dalla NATO e riprendere il controllo della nostra moneta” per ridare alla parola “democrazia” un po’ di senso. Come pensate di restituire la sovranità monetaria alla Francia e, allo stesso tempo di onorare il suo debito pubblico?”

AS : «In realtà è lo stesso problema ed è la stessa truffa! Perché questo debito non esiste nella realtà, si tratta di un racket bancario che può esistere solo perché la banca è stata resa completamente autonoma ed indipendente dai Governi e l’ha imposto agli Stati, per il tradimento delle élite, ma anche grazie alla complessità dei testi ed alla totale ignoranza dei popoli della questione monetaria – che non è mai insegnata neanche in economia…

D’altronde neanche nel marxismo-leninismo lo è, sapete? Il marxismo-leninismo parla di: ‘la produzione, il consumo, il capitale’… ma la questione monetaria è molto, molto poco affrontata; il che lascia mano libera ai Detentori del Denaro dal momento che tutta la lotta è concentrata contro il padronato, l’impresa … che sono cose purtuttavia produttive…»

RA:  «…anche se Marx nel Capitale aveva sottolineato l’importanza della creazione della Banca d’Inghilterra… »

AS: «sì, ma le persone che seguivano il marxismo-leninismo hanno approfondito pochissimo la questione monetaria, c’era piuttosto la lotta tra Capitale e Lavoro… la questione “Denaro” è molto poco al cuore della critica del marxismo storico, cosa  che ha lasciato completamente le mani libere a ciò che io chiamo “la Banca”: questa ha lavorato con intelligenza perché la lotta sociale si facesse sempre contro i datori di lavoro – come oggi con la questione della Peugeot in Francia – e raramente nei confronti della Moneta. Per esempio, c’è un simbolo molto forte in Francia, una militante di sinistra famosa, Arlette Laguiller di Lotta Operaia, che ha sempre parlato di lotta dei padroni contro i lavoratori, ma lei stessa è un’impiegata di banca! E non ha mai affrontato la questione monetaria.

Infatti mi chiedo anche se – in qualche modo – non ci sia una sorta di complicità tra l’Oligarchia bancaria e una certa sinistra operaia e anti-padronale; una complicità nel silenzio sulla questione monetaria, che è la vera questione della sovranità, la vera questione del dominio e della miseria, persino ancora più che la stessa questione della sovrapproduzione, perché qui siamo al cuore del problema; la questione monetaria è il tema dell’organizzazione del Debito come sistema d’asservimento politico dei popoli da parte della finanza, e questo passa evidentemente per una perdita di sovranità dei popoli.

Quando invece chiamavamo questa sovranità “potere regale”, perché la stampa della moneta ed il controllo delle frontiere erano tra le prerogative di questo potere “sovrano”.

Così abbiamo avuto questa doppia perdita di potere: la perdita dei confini con l’area Schengen e la perdita della Moneta che, in Francia, è avvenuto fin dal 1973 con la legge chiamata Giscard … Pompidou, o “Rothschild!” Così, in luogo dell’emissione a tasso zero per lo Stato per gli investimenti produttivi rimborsati dal valore aggiunto creato dalla ricchezza prodotta, abbiamo questa banca, che è una banca privata anche si fa chiamare “Banca di Francia”, che fabbrica una moneta ex-nihilo, e la presta ad un interesse altissimo.

E quando c’interessiamo storicamente a tutto questo, vediamo che questo meccanismo è partito in Inghilterra, è proseguito in modo discreto in Francia sotto Napoleone, ed è diventato un sistema di dominazione imperialista negli Stati Uniti con la privatizzazione della Federal Reserve americana nel 1913, e ciò che è interessante – e credo che neanche Marine Le Pen arriva a dirlo oggi – è che il Debito è consustanziale alla dipendenza dalla Banca Centrale e allo stesso tempo in cui abbiamo concesso totalmente l’indipendenza alla Banca Centrale e a questa logica del Debito, abbiamo creato l’imposta sul reddito da lavoro; e bisogna sapere che tutto l’ammontare dell’imposta versata ogni anno corrisponde esattamente all’interesse del Debito!

Possiamo quindi dire che l’imposta sul reddito è stata creata unicamente per pagare il racket bancario.

Eustace Mullins, i segreti della Federal Reserve

E non è affatto una fantasticheria, è una vera equazione: nel 1913 negli Stati Uniti c’è  la creazione della Federal Reserve americana e della imposta sul reddito, che è d’altronde sempre stata illegale in realtà negli USA. Quando parlo dell’imposta sul reddito, non parlo dell’imposta sul Capitale, come tra l’altro in Francia. Il Debito annuale corrisponde esattamente alla totalità del prelievo dell’imposta sul reddito.

Cosa che porta a dire che questo Debito è artificiale, è un racket puro, e se arriviamo ad emanciparci da questa logica del Debito potremmo sopprimere completamente l’imposta sul reddito. So che è vertiginosa come analisi politica, ma non è affermato praticamente da nessuno.

Colui che ha messo per primo il dito su questo tema, a livello storico, è stato Ezra Pound, che è molto interessante per voi perché ha avuto una carriera italiana, e questo gli è valso – questa critica, questa messa a nudo… Si tratta in effetti d’un fascismo intelligente, il fascismo sociale, che non è il fascismo razziale; questo  fascismo sociale è stato nascosto dietro il fascismo razziale (è per questo che i fascisti razzisti sono gli utili idioti della dominazione bancaria: perché nascondono il fascismo sociale, che affronta la questione della Banca); dicevamo, questa messa a nudo del meccanismo di sfruttamento del dominio Oligarchico fatta da Ezra Pound, che è stato seguito da Eustace Mullins, gli è valso non un processo, o battaglie politiche, ma una detenzione di più di dieci anni in un ospedale psichiatrico, perché il Sistema non aveva alcuna  risposta alle sue argomentazioni, e lo ha messo in ospedale!

Ezra Pound

Quindi la questione della Moneta, del Debito, della dominazione bancaria attraverso la logica del Debito è la questione ultima, perché è la domanda che uccide. Vi porta nella follia ufficiale, perché non ci sono risposte. Ciò ricollega quello che dicevate prima, quando ad Olli Rehn facevate la domanda: di chi è l’euro, a chi appartiene?”, la risposta è sempre imbarazzante, e non arriva mai… è come quando il Congresso americano domanda a Ben Bernanke: “Che cosa farete dei soldi che vi abbiamo dato per rimpolpare le banche?” e lui risponde: “La cosa non vi riguarda, non vi devo alcuna risposta!”

Mentre invece sono i popoli americani che prestano per salvare le banche, per evitare un sedicente crack catastrofico etc. E quindi prestano questi soldi, che saranno pagati a termine dal Contribuente, e lui risponde “quello che ne farò, non vi riguarda!”, e tutto questo sfidando il Congresso! È il Potere vero, ecco. E tutto questo non è stato mai affrontato, né dalla Destra Istituzionale né dalla Sinistra: è il “non detto” del rapporto Destra-Sinistra, che vi potrà condurre seriamente sulla strada della cosiddetta “terza via”.»

RA:  «voi avete anticipato molte domande, ma era prevedibile…»

AS: «perché è la domanda sulla quale conviene tornare in modo definitivo.»

RA : « infatti abbiamo visto che il Sistema ha creato molti strumenti per sopprimere ancor di più la sovranità degli Stati europei, come il MES ed il Fiscal Compact, un circolo vizioso dal quale sarà difficile uscire…»

AS: «Perché è molto tecnica, ed è molto al di là della cultura di base del cittadino che cresciamo nel mito dei Diritti dell’Uomo, della Fratellanza… che può al limite comprendere un po’ il rapporto Capitale-Lavoro, l’idea dello sfruttamento, queste cose qua… ma appena tocchiamo la questione monetaria, non è neanche insegnata! Mi sono posto questa domanda negativamente e mi son detto “ma è strano!” perché né tra gli economisti classici e neoclassici, né tra i marxisti e postmarxisti la questione monetaria è chiara…

Mi sono detto “senza alcun dubbio qua c’è qualcosa da scoprire!” ed effettivamente quando mi sono interessato ho visto che coloro che ci si erano avvicinati seriamente avevano avuto dei grossi problemi di marginalizzazione etc. Soprattutto quelli che vengono dalle elités politiche, i personaggi ormai in pensione – penso soprattutto a Woodrow Wilson – quando hanno finito la loro carriera politica confessano d’aver tradito, e che questa è la questione centrale. Henri Ford ha detto la stessa cosa, quando dice: “se il popolo comprendesse qualche cosa della Moneta, ci sarebbe una rivoluzione l’indomani mattina”; Rothschild ha detto invece: “Me ne frego di sapere chi fa le leggi, se mi conferirete la Moneta d’un paese”. Questo vuol dire che il Potere reale è questo.

Dunque c’è un’intesa totale al livello d’élite sulle verità, che non sono rivelate se non ai super iniziati, e queste stesse verità, vi dirò, non sono neanche celate, in realtà: sono come tutte le cose del sistema Oligarchico: sono inaudibili alla massa, quindi possiamo dirle perché sono come una lingua che non si possiede.

Le persone che rivelano alcune di queste verità, lo fanno quasi con un sorriso ironico, dicendo “possiamo anche dirlo, tanto non c’è praticamente nessuno che possa comprenderlo; e quelli che possono comprenderlo sono o nostri complici o delle persone talmente isolate, grazie a tutti i meccanismi che abbiamo costruito a destra e a sinistra, a tutti i livelli”… Tutto questo è abbastanza spettacolare, potrebbe far pensare ad un film; è troppo perfetto per essere vero, se vogliamo…

Ed è per questo che la gente non vorrà crederci: perché è spaventoso, sì… per efficacia, materialismo, disprezzo ed anche genio. Fa paura alle persone di mettercisi su, e poi è una questione che domanda non poca conoscenza di matematica, di economia seria. Non è accessibile in un discorso politico di massa: se affrontate la questione monetaria, le persone non comprenderanno ciò che voi dite loro, quindi…»

RA : invece noi ci siamo resi conto che su internet, soprattutto ora che c’è internet, abbiamo la possibilità di parlarne molto più che prima. In Italia c’è stato un professore, che è diventato molto famoso per aver denunciato la Banca d’Italia, Giacinto Auriti, che ha avuto un’intuizione importante sulla natura della moneta, definendola sotto un profilo non economico ma giuridico.

AS: «ah sì, è una questione d’illegalità mascherata »

RA : Esatto. Adesso infatti, tutta il valore che è creato dai cittadini per effetto del loro lavoro, è espropriato dalle Banche che se ne impadroniscono, e lo prestano a interesse, per di più… è una vera schiavitù, da cui è difficile uscirne…

AS: «ho scritto un libro che non è ancora stato tradotto in italiano, «Comprendere l’Impero», dove c’è tutto un capitolo sull’evoluzione della Banca, dove spiego che sotto l’Ancien Régime  facevano lavorare la gente per i nobili, dicendo che era la gerarchia divina ad imporlo. E nella democrazia, facciamo lavorare la gente per la Banca, giustificandolo per la Matematica, cioè il Dio della Logica e della Ragione.

Ma in realtà è esattamente la stessa cosa trasferire alla borghesia ciò che la nobiltà diceva ai servi, cioè che dovevano lavorare la terra perché lei potesse cacciare, godere, perché Dio l’aveva deciso. Qui abbiamo l’operaio – di base i lavoratori della produzione che devono lavorare – perché l’economia, che ci spacciano come una scienza, dice che è matematicamente così che funziona.

Ora, questa è una truffa a tutti i livelli: la scienza economica è tutt’al più una scienza umana, non una scienza matematica: la matematizzazione dell’economia è una truffa per nasconderne la dimensione politica e la dimensione della lotta di classe e, direi, alla fine di questo ragionamento, l’autonomia completa della banca e del potere bancario su quello politico è una rapina, una truffa giuridica, un’illegalità che è mascherata dal potere d’oppressione, e l’esempio migliore per comprenderlo è proprio lo studio della Federal Reserve americana, dove possiamo renderci conto che non è né una Riserva, né Federale, né tantomeno americana: è un cartello di banche private nelle quali ci sono essenzialmente i Rothschild e dintorni; ecco, qua tocchiamo una questione cruciale, un nucleo di banche che chiamerei giudeo-protestanti, cioè legate alla visione dell’Antico Testamento. È d’altronde Ben Bernanke che dice: “Sono un banchiere che compie il progetto di Dio”, è la sua frase! Alla fine il progetto di dominazione mondiale che era stato annunciato nel Vecchio Testamento dai profeti si compirà attraverso la logica bancaria, e qui ricongiungeremo l’escatologia monoteista con la più grande modernità: il Nuovo Ordine Mondiale.

Il NOM, alla fine, è la realizzazione, per i mezzi ultramoderni dell’economia e della finanza, della moneta, del progetto biblico. È strano e per questo pericoloso, perché più ci si addentra, più vediamo che è proprio così nella realtà!

     

L’ingegneria finanziaria di più alto profilo, questo post-capitalismo finanziario mondialista, alla fine realizza – in ultima istanza – un progetto escatologico che è profondamente religioso. All’insaputa senza dubbio di molti, molti esecutori intermediari, ma in piena coscienza di coloro che sono al vertice di questa piramide alla cui sommità c’è un occhio (d’altronde il simbolo illuminato è sul dollaro); è quindi compiere questo progetto che si chiama ufficialmente il Nuovo Ordine Mondiale, che è il progetto del Vecchio Testamento, per il tramite della finanza neocapitalista bancaria. Qui siamo al cuore della problematica contemporanea, e comprendere questo è senza dubbio il più grande lavoro a farsi politicamente, ed il più grande pericolo. Lo constato personalmente.»

RA : « il 13 novembre 2013 le edizioni «Kontre Kulture» sono state condannate in primo grado a ritirare dalla vendita un libro e a censurarne altri quattro. In Italia, recentemente, c’è stato un gran dibattito politico intorno alla “necessità urgente” di una legge sul “Negazionismo”, simile alla legge Gayssot in Francia. Sembra che vieppiù s’installi in Europa una censura ideologica ed una cultura ufficiali. Dietro la facciata rassicurante della Democrazia Liberale dell’UE, non si nasconde forse un pericoloso progetto d’omologazione culturale? Qual è lo scopo di questa nuova “caccia alle streghe”?

AS : «Allora, qua c’è un fatto molto preciso, cioè che in nome della democrazia si moltiplicano i divieti, le messe al bando, le minacce di prigione, di sanzioni etc. Questo è un segno. Effettivamente per la prima volta mi obbligano a devastare un libro che era un dizionario. Di distruggerlo, farne un autodafé. E di censurarne altri quattro che sono scritti storici del XIX secolo. Pronunciano un giudizio contro l’avviso del procuratore, della Procura della Repubblica;  quindi dei giudici giudicano contro l’impostazione dello Stato sulla querela d’una associazione che si chiama LICRA, ultra minoritaria – un’associazione ebrea con un falso scopo antirazzista, ma che è storicamente un’associazione di soli ebrei – di fatto per impedire alla gente di avere accesso a degli scritti storici che tenderebbero a mostrare delle cose…

Effettivamente si tratta di una presa di potere progressiva di una minoranza.

Questo ci obbliga ad avere uno sguardo più ampio sulla sequenza storica che porta a noi; possiamo risalire alla pre-guerra, quando noi francesi eravamo, durante gli anni ’50,’60, nella Francia di De Gaulle (che era uno stato ad economia mista liberale e socialista, uscita dalla sconfitta del nazismo, quella che chiamiamo del Comitato Nazionale della Resistenza etc.): era lo statuto francese con uno Stato forte, colbertista, e che corrisponde ai Trenta Anni gloriosi; funzionava bene, eh? Questo è pacifico.

Tutto questo è stato attaccato e dipinto come male dal maggio ’68, dai Cohn-Bendit, in nome del liberalismo – libertario, cosa che equivale a dire che abbiamo spaccato le strutture dello stato sul controllo del mercato per liberarlo totalmente in nome “della libertà”! sempre questa disonesta identificazione del termine “Liberale” e “libero”. Come se il “Liberale” fosse la “Libertà”, quando invece è il dominio dell’economia pura sulla politica e sul sociale, e serve ad impedire alla politica d’essere il regolatore tra il sociale ed il Capitale.

E oggi, quando siamo relativamente vicini all’obiettivo di questa distruzione, che corrisponde in Francia al matrimonio per tutti – RA : «ci arriviamo…» – che è infatti la distruzione della famiglia tradizionale di maniera istituzionale…ok… siccome il popolo, dotato di buonsenso – come dice Orwell, “la common decency” – comincia a rivoltarsi non contro questa libertà, ma contro questo caos, questa anarchia che diventa inquietante, e comincia a rendersi conto che questa deregolamentazione in realtà li trasforma in vittime – i poveri, i piccoli, i lavoratori – e che non beneficia che coloro che mr. Attali chiama “l’iperclasse”,  cioè l’alta borghesia cosmopolita. Oggi il popolo che aveva bevuto le stupidaggini del maggio ’68 (il diritto al sesso, alla pillola etc.),non ne vuol più sapere. Siamo giunti ora, dopo il passaggio dalla società borghese tradizionale alla società libertaria-liberale dei Cohn-Bendit, alla società liberale-autoritaria, alla piena potenza del Mercato imposta dalla polizia!

Oggi la Difesa delle Minoranze consiste sistematicamente nel punire la maggioranza silenziosa, che è la maggioranza lavoratrice, per la difesa e in realtà la promozione ed il privilegio delle minoranze agitatrici che sono – l’abbiamo sottolineato – gli ebrei, gli omosessuali, le femministe, i delinquenti, i clandestini (che sono anche delinquenti); e oggi diciamo che tutto l’apparato dello Stato funziona contro il popolo sia ad un livello economico che ad un livello sociale per favorire sistematicamente delle persone che fanno parte di minoranze predatrici! Predatrici dall’alto, come le élite cosmopolite bancarie incarnate dai mr. Attali il cui sogno è che Gerusalemme diventi la capitale del mondo unificato; quindi ad ogni occasione lo raccorda con una certa versione del giudaismo… E ad un livello più basso queste persone impediscono ai francesi di lamentarsi della migrazione dei Rom, che sono dei parassiti dal basso, dei predatori sotto-proletari contro un popolo che è sia il proletariato che la classe media spinta verso la miseria, di cui abbiamo sconquassato la qualità della vita con il precariato e la violenza (sono i due criteri d’oggi: la perdita di sicurezza e perdita del lavoro, che sono comunque due insicurezze) e perché il Sistema ne esca bene non ci sono che due strade: opporre artificialmente la classe media al sottoproletariato e parlare sistematicamente del razzismo. Sarebbe a dire che proteggersi dalla delinquenza dei rom o dall’invasione di Lampedusa, è razzismo! È razzismo perché vi impediscono di proteggervi!

Voi che non siete specialmente bianco o europeo, ma colui che ha legittimità perché sono secoli che produce e che grazie alla sua produttività ha creato il Paese in cui è: la campagna contadina etc. Non bisogna dimenticare che il mondo è una produzione, un artefatto, non è un soggetto di contemplazione…salvo che per dei poeti che non hanno coscienza politica.

Tutto questo meccanismo, che chiamo il passaggio dal liberalismo libertario al liberalismo autoritario – e che è in effetti uno Stato di Polizia al servizio del consumismo forzato – si nasconde dietro una caricatura dei Diritti dell’Uomo e dell’Antirazzismo … non si può nemmeno più criticare la lobby omosessuale, come ho fatto d’altronde con il Sindaco di Parigi, Delanoë, che mi ha fatto condannare per “razzismo”, ciò significa che oggi tutto è razzista!

Non si può criticare la lobby omosessuale, la sua arroganza, e la maniera con la quale aggredisce la famiglia tradizionale dichiarando guerra all’eterosessualità! Perché oggi non siamo più alla persecuzione degli omosessuali, ma alla dittatura d’una visione omosessuale del mondo che mette all’indice come ‘fascista’ delle persone che pretendono di vivere ancora secondo i criteri eterni tradizionali della famiglia e della riproduzione. E questo mondo totalmente rovesciato non funziona che per la dittatura del potere Oligarchico, il tradimento delle élite politiche e mediatiche e la stupidità d’una piccola frangia intermediaria che non ha ancora compreso la portata di questa inversione di valori; lo capisce a poco a poco perché vi aderisce scioccamente, subendoli socialmente, con un po’ di ritardo. Io sono semplicemente qualcuno che – con un po’ d’anticipo sulle coscienze, che è un po’ il lavoro dell’intellettuale se vogliamo – prevede delle cose che si verificano un po’ di più ogni giorno che passa; la qual cosa mi consente di farmi seguire da un sempre maggior numero di persone del popolo francese ed a causa di questo ho anche un po’ più di persecuzione da parte dello Stato.

Persino il ministro dell’interno francese mi dichiara la guerra personalmente nei suoi comizi e l’ha fatto ancora una volta l’altro ieri! Dichiara la guerra personalmente a me, Alain Soral, e mi descrive come un pericolo per la democrazia e la Repubblica nei suoi discorsi televisivi, esponendomi alla vendetta…ed è gravissimo.

In più, condannato per aver… ho 7 processi contemporaneamente adesso, che non posso praticamente vincere, e stanno cercando di rovinarmi economicamente; hanno cercato di aggredirmi fisicamente cinque volte dal 2006, delle bande… Aggressione che sono classificate tutte le volte per mano d’ignoti, perché non si ritrovano mai gli aggressori, perché si tratta sempre di gruppi coperti da passamontagna… Si arriva effettivamente alla fase dove chi come me affronta discorsi dove si spiega realmente cosa succede alla gente, in modo che un sempre maggior numero di persone cominci ad averne coscienza, si risponde con la persecuzione: economica, giudiziaria, politica e fisica.

Quindi è vero che siamo in un periodo eminentemente politico e pre-insurrezionale, che allo stesso tempo è interessante e pericoloso; pericoloso per tutti, perché non ne conosciamo la fine. Valls (il ministro degli interni, ndt) mi dichiara la guerra ma…la vincerà? Non è sicuro…»

tratto da: (clicca qui)