TESTATA  SEZ. AGRICOLTURA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2016-11-21-la-politica-terrorista-e-razzista-imposta-dallo-stato-colonizzatore-verso-la-nostra-cultura-e-verso-i-nostri-prodotti

 

 

Sardinnia, 21.11.2016

 

LA POLITICA TERRORISTA E RAZZISTA, IMPOSTA DALLO STATO COLONIZZATORE, VERSO LA NOSTRA CULTURA E VERSO I NOSTRI PRODOTTI

 

Noi che lottiamo contro l’occupatore per riportare la legalità nella Natzione Sarda vorremo che si urlasse la verità.

Importiamo l’85 % del nostro fabbisogno alimentare e ancora chiediamo ai famigerati carrozzoni il marchio di qualità per tutelare i nostri prodotti; questi dovrebbero essere, prima di tutto, competitivi nel nostro territorio mentre il loro costo troppo oneroso li rende quasi impossibili da acquistare.

Dovremmo pensare, oltre all’incremento della produzione per il nostro fabbisogno, anche all’esportazione; si parla di 100.000 posti di lavoro, pari al valore di circa 2 miliardi di euro, e di inserire i giovani in agricoltura ma si continuano ad imporre veti costosissimi e a doppio taglio. La politica imposta ai politicanti italo-sardi mira ad eliminare i prodotti di cultura alimentare autoctona, spesso usando inganni e atti che si potrebbero tranquillamente definire al limite del terrorismo razzista verso la nostra cultura e i nostri prodotti, vengono imposti divieti e regole atte ad ingrassare esclusivamente le case-lobbies farmaceutiche e veterinarie ed i carrozzoni che hanno al seguito.

Sono riusciti, grazie all’elargizione di qualche poltrona e di parecchi stipendi, a creare disagi per poi far credere di essere in grado di risolverli (peste suina, blu tongue, mucca pazza, aviaria, ecc.). Dopo decenni questi disagi sono rimasti  irrisolti ma hanno raggiunto l’obiettivo terroristico, quello per cui sono stati creati, nei confronti delle nostre filiere decimando la produzione del suino e dimezzando il comparto ovino,oltre a portare quasi ad estinzione il comparto avicolo .

Non voglio entrare in merito nella questione della produzione del pomodoro, della barbabietola, del grano e di cereali vari perché dovrei parlare di sterminio.

Solo detassando il comparto agro pastorale la macchina economica della Nazione sarda potrà iniziare a creare P.I.L. eliminando tutte le pagliacciate di contributi, di sovvenzioni ed indennizzi creati a D.O.C.  per sterminare una cultura scomoda alle lobbies delle armi, del riciclo chimico e di quello energetico le quali sono intenzionate a far del nostro paradiso una terra da adibire ad immondezzaio

 

                                                                                            Luisu Zucca

                                                                      (Provv. Gen. Sez. Agricoltura MLNS/GSP)