Pubblicazione1-

 

MEGLIO IL DOLLARO O IL RUBLO ? SORPRESA

DI SIMON BLACK
Ieri sera, la Banca Centrale Russa ha annunciato una decisione shock portando il tasso di riferimento dal 10,5% al 17%, con effetto immediato. Incredibile. Solo lunedì il rublo è sceso più del 9% rispetto al dollaro, e di quasi il 50% durante il 2014. Sembra che sia un massacro.
Se si dà retta a quello che raccontano i media della finanza convenzionale, tutti sono d’accordo nel dire che solo un pazzo in questo momento potrebbe tenersi in portafolgio azioni, obbligazioni, valuta, ecc. se solo si parla di roba russa. Tutti raccontano che il rublo è in caduta libera, e che il dollaro è il vero posto dove conviene stare (per investire).
Ma se c’è qualcuno che legge quello che scrivo, da parecchio tempo, sa che io sono uno che guarda solo i numeri.
Quindi … solo per testardaggine, ho deciso di tuffarmi nei numeri e fare un confronto oggettivo tra il dollaro USA e il rublo russo.

I risultati potrebbero sorprendervi.

Prima di tutto, diciamoci ancora una volta che TUTTE le valute di carta fondamentalmente non funzionano bene.

Il nostro sistema monetario globale è assurdo, solo l’idea di lasciare in mano ai banchieri centrali – non eletti – gli strumenti per evocare dal nulla tutti i soldi che vogliono, è semplicemente folle.

Ma è vero anche vero che certe valute fiat hanno dei fondamentali migliori di altre. E se si vuole capire lo stato di salute di una moneta, è imperativo guardare quale sia lo stato di salute di chi emitte quella valuta, cioè la banca centrale.
Come per una qualsiasi banca, uno dei parametri più importanti per determinare lo stato di salute finanziaria di una banca centrale è il suo livello di solvibilità. In particolare guardiamo il Capitale della banca (cioè il patrimonio netto), in percentuale rispetto al suo bilancio totale.

La Federal Reserve USA ha un rapporto di capitale- base che corrisponde al 1,26%. Cammina su un filo di rasoio. (Questo rapporto è sceso dal 4.5% in questi ultimi anni).

Ciò significa che se il valore delle attività della Fed diminuisse solo del 1,26%, la Banca che emitte la valuta di riserva dominante del mondo cadrebbe in uno stato di insolvenza.

Ora, cosa succede alle passività di una entità in stato di insolvenza? Diminuisce il loro valore. Proprio come come successe con le obbligazioni (le passività del governo) greco che crollarono pochi anni fa.
Quali sono le responsabilità della Fed? Basta aprire il portafoglio. Quei pezzi di carta verde non sono”dollari”. Basta leggere bene : c’è scritto “Federal Reserve Note” (cioè il debito) stampato bello chiaro sopra. Per questo motivo lo stato finanziario pietoso della FED, nel lungo termine, si riflette direttamente sul valore del dollaro.
D’altra parte, il rapporto della Banca Centrale russa è del 12,5% – sempre una schifezza – ma letteralmente quasi dieci volte superiore rispetto a quello della Fed.

Un cuscinetto di Capitali è fondamentale quando succede l’insospettabile, questa riserva è quella che può aiutare a mantenersi a galla. Pensiamoci bene:

Chiunque di noi potrebbe essere in grado di andare avanti senza preoccuparsi di avere dei risparmi come riserva, anzi forse potrebbe anche fare dei debiti, e vivere tranquillo, ma solo fino a quando qualcosa di imprevedibile succede di punto in bianco.
Fino a quando si rompe la macchina o si ha bisogno di andare in ospedale, per esempio.
Poi tutto a un tratto il fatto di non aver soldi può diventare un problema serio.

Un altro importante parametro è l’oro. Come ho già detto, dal momento che tutte le valute fiat sono difettose, è importante vedere la quantità di ASSETS REALI che costituiscono le riserve di una banca centrale.

Per fare un confronto mele-con-mele, guardiamo le riserve auree della banca centrale come percentuale verso la sua massa monetaria, ossia quanto è la quantità di oro che garantisce e sostiene l’offerta di moneta.

In Russia, è del 6,2% e sta aumentando. L’anno scorso era del 5,5%, e la banca centrale continua a far aumentare pesantemente le sue scorte.

Quanto oro c’è per garantire e sostenere il dollaro?

Precisamente ZERO. zero %. NIENTE . Zilch. Nada.
La FED non ha oro proprio. Lo dichiara ad alta voce sul proprio website: “La Federal Reserve non possiede oro.

Possiede dei «certificati» che sono convertibili in dollari USA. Ma non c’è una sola oncia di oro che possa sostenere il dollaro.

Così … senza oro e a livelli di solvibilità pietosamente esili come il filo di un rasoio, non è che ci voglia uno shock particolarmente violento per far vacillare il dollaro. A confronto, il rublo è molto meglio capitalizzato e ha qualcosa in più che lo sostiene.

Ora, non sto necessariamente raccomandando di comprare rubli, ma con qualche difficoltà, cerco di far capire che i numeri, a disposizione di tutti, dimostrano chiaramente che esite un certo divario tra ” emozioni che trasmettono i media ” e dati oggettivi.

E in un momento in cui il rublo e tutta l’intera economia russa hanno preso tante di quelle botte, che adesso la Apple, da sola, vale più di tutto il mercato azionario russo, lo stato reale degli asset russi certamente potrebbe far venire in mente anche qualche speculazione interessante.
In conclusione —se non avete investimenti in rubli, allora che cosa credete di fare con tutti i vostri soldi investiti in dollari?

Fonte: www.sovereignman.com

Link: http://www.sovereignman.com/trends/surprise-guess-which-currency-has-stronger-fundamentals-the-dollar-or-ruble-15765/ 16. DIC.2014

ORA SENTIAMO LA CAMPANA DELLA RUSSIA

«VIVERE IN UNA NUOVA REALTA’»

Il crollo del rublo è un segnale per l’economia russa che deve adattarsi alle nuove condizioni, è quanto ha detto Elvira Nabiullina, Presidentedella Banca Centrale russa, dopo la decisione a sorpresa, a mezzanotte, che ha portato il tasso base di interesse al 17%.

Si è deciso di aumentare gli oneri finanziari di 6,5 punti percentuali, per ostacolare l’inflazione selvaggia e proteggere il rublo, che è caduto ai minimi storici, dopo che la banca ha smesso di intervenire spendendo miliardi di dollari. Una oscillazione scioccante ha spinto il rublo al ribasso fino a 67-60 rubli per un dollaro. Al momento della pubblicazione, il tasso di cambio del rublo era 65.59 contro un dollaro USA.
“Dobbiamo imparare a vivere in una nuova realtà, e mettere meglio a fuoco le nostre risorse interne per finanziare i nostri progetti in modo da poter trovare una alternativa alle importazioni” ha detto il Capo della Banca Centrale in un messaggio televisivo martedì sera.
La moneta russa ha perso oltre il 100% contro il dollaro quest’anno, essenzialmente per fattori esterni, secondo il governatore della banca. Nabiullina ha fatto menzione alla debolezza del prezzo del petrolio e alle restrizioni all’accesso al mercato dei capitali occidentali per effetto delle sanzioni. Raggiungendo nuovi record al ribasso, il rublo è stato commercializzato a 100 contro l’ euro e a 80 contro il dollaro, oltre il 55% meno dell’anno scorso.
— Portano i rubli con la carriola : $USDRUB $RSX http://t.co/5fkreYMnAf pic.twitter.com/yt9z8ykhQU
— StockTwits (@StockTwits) December 16, 2014
L’autarchia (interiorizzazione) che sta promuovendo la Nabiullina è in linea con la visione del presidente russo Putin, che ha cercato altre fonti di finanziamento al di fuori dai paesi dell’Occidente che hanno sanzionato la Russia. La sostituzione dei prodotti che vengono importati è un piano economico per incrementare la produzione a livello nazionale, in quanto le importazioni stanno diventando sempre più costose per i russi, data la debolezza della moneta.

La Nabiullina ha detto che la Banca Centrale ha predisposto strumenti speciali per togliere qualsiasi limite allo sviluppo e alla crescita interna della Russia, dicendo che il target della banca è il finanziamento di progetti e investimenti e per lo sviluppo di business e materie prime utilia incrementare le esportazioni delle piccole e medie imprese.
Nel peggiore degli scenari, la Central Bank vede un tasso di crescita negativa del 4,5% nel primo trimestre del 2015, in altre parole la recessione.
“Se non altro ci sarà il supporto, se non lo stimolo, da parte delle banche. Si tratta di una priorità della Banca Centrale che vuole mantenere e stabilizzare il settore “ ha dichiarato a RT, Vladimir Pantyushin, analista senior della Sberbank CIB.

Pantyushin inoltre non vede la Russia come un paese inadempiente, come fu invece nel 1998, perché oggi il bilancio è abbastanza forte per combattere le difficoltà economiche. Le riserve in valuta estera della Russia, anche se al livello più basso da 5 anni, ammontano a 415.000 miliardi dollari, rispetto agli appena 15 di cui disponeva quando la crisi spinse il paese in default nel mese di agosto 1998.
Solo quest’anno, la banca ha speso oltre 80 miliardi per difendere il rublo, fino a quando il 10 novembre la Banca Centrale ha annunciato ufficialmente la libera fluttuazione del rublo.

tratto da: (clicca qui)