TESTATA  PRESIDENZA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Aristanis. 23 aprile 2015

 

 

   SPETT. LE

– INTERNATIONAL COURT OF JUSTICE PEACE PALACE

– O.N.U.
Human Rights Committee
Petitions Team
Office of the High Commissioner for Human Rights
United Nations Office at Geneva

– ICRC
International Committee of the Red Cross

– STATI TERZI

 

OGGETTO: DENUNCIA E APPELLO

 

Noi, cittadini del Popolo Sardo, nell’esercizio legittimo del Diritto all’Autodeterminazione, ci siamo costituiti, in data 31 agosto 2011, in Movimentu de Liberatzioni Natzionali Sardu, ai SENSI E PER GLI EFFETTI DELLE NORME DEL DIRITTO INTERNAZIONALE.

In data 04.06.2012 il Movimentu de Liberatzioni Natzionali Sardu (MLNS) ha denunciato l’Italia all’ONU per occupazione, dominazione e colonizzazione della NAZIONE SARDA da parte dello Stato straniero italiano rivendicando il diritto di sovranità del Popolo Sardo.

In considerazione del
– diritto all’autodeterminazione dei popoli sancito dall’articolo I paragrafo 2 della Carta delle Nazioni Unite firmata a San Francisco il 26 giugno 1945 ed entrata in vigore il 24 ottobre 1945
– del Patto Internazionale relativo ai diritti civili e politici siglato a New York il 16 dicembre 1966 dall’Assemblea Generale O.N.U.
– la Risoluzione n. 2625 del 24 ottobre 1970 dell’Assemblea Generale ONU
– la Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa di Helsinki del 01 agosto 1975
– che il diritto all’autodeterminazione, parte del diritto internazionale imperativo (Jus cogens), è un diritto inalienabile di ogni Popolo e quindi del Popolo Sardo, al quale solo spetta il legittimo esercizio di tale diritto erga omnes

Sebbene:
il MLNS e le sue istituzioni di Guvernu Sardu Provvisoriu (GSP), costituito dal MLNS in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 96.3 del Primo Protocollo di Ginevra del 1977, mantenga un assoluto rispetto per la legalità internazionale, le autorità d’occupazione straniere italiane insistono ad ignorare il diritto di autodeterminazione del Popolo Sardo e invece di favorirlo, così come previsto dalle norme del diritto internazionale e le loro stesse leggi (vedasi legge 881/77 di ratifica dei patti di New York), insistono con l’abusare delle proprie funzioni e attaccano i membri del MLNS con inconsistenti pretesti.

DENUNCIA

che, in seguito ad un’intensa attività di spionaggio, protrattasi per mesi, contro alcuni dei membri del MLNS e di altri Cittadini del Popolo Sardo, lo Stato straniero occupante italiano ha sferrato un violento attacco contro il Movimentu de Lìberatzioni Natzionali Sardu con il pretesto di un’inchiesta giudiziaria strumentale, calunniosa e creata in modo subdolo al solo fine di poter ipotizzare, l’esistenza di circostanze fantasiose e reati di fatto inesistenti, quali la costituzione di una fantomatica associazione militare, in presunta violazione di una legge italiana del secondo dopoguerra, il decreto legislativo 14 febbraio 1948, n. 43.
Pertanto, in data 13 marzo 2015, per tali ipotesi di reato ma prive di qualsiasi fondamento, la polizia italiana, su mandato del sostituto procuratore della Repubblica italiana di Cagliari, è intervenuta pesantemente in forze e con armamento da guerra contro il MLNS. Con una improvvisa incursione ha sottoposto a perquisizione il Presidente e fondatore del MLNS, più alcuni altri appartenenti al MLNS ed altri cittadini del Popolo Sardo, le loro abitazioni private, i luoghi dei loro posti di lavoro e i loro autoveicoli, sottraendo illegalmente beni ed effetti personali e strumentali di lavoro, terrorizzando le loro famiglie ed i loro conoscenti, e poi li ha sequestrati, segregati e sorvegliati a vista per molte ore, sottoponendoli ad informali interrogatori ed a inaudite violenze morali e psicologiche.
Ancora una volta, dunque, si denuncia lo stato straniero italiano perché l’atto in questione costituisce un atto di forza e di aggressione contro il MLNS e il suo apparato istituzionale, il Governo Sardo Provvisorio, configurandosi come un crimine contro il Popolo Sardo e l’integrità della Nazione Sarda, aggravata dall’occupazione della Patria Sarda.
Le autorità d’occupazione straniere italiane sono ben consapevoli della legittimità giuridica del MLNS, ma tentano di giustificare i propri atti di aggressione, prendendo a pretesto una possibile deriva militare del processo di rivendicazione del Diritto all’Autodeterminazione del Popolo Sardo e quindi del legittimo ripristino della sovranità dello stesso Popolo su tutti i territori della Nazione Sarda.
Il comportamento delle autorità inquirenti italiane manifesta così la inequivocabile volontà di non rispettare precise norme del diritto internazionale e delle stesse leggi italiane, senza contare il fatto che nei Territori della Nazione Sarda consta un difetto assoluto di competenza e di giurisdizione, nonché l’incompetenza assoluta per materia e per territorio, da estendersi in capo a tutte le autorità di occupazione dello stato straniero italiano (ogni atto e/o provvedimento italiano si configura tanquam non esset).
Altro scopo è impedire al MLNS di proseguire nella sua legittima attività di rivendicazione del diritto all’autodeterminazione del Popolo Sardo e consolidamento del proprio apparato istituzionale ovvero del suo Governo Provvisorio e delle sue istituzioni; non si giustifica il portar via (vera e propria rapina a mano armata) ricordi e collezioni personali, modulistica, computers ed altro materiale informatico e documenti di riconoscimento rilasciati dal GSP.
Si diffidano ancora una volta le autorità d’occupazione straniere italiane ad attenersi con scrupolo e stretta osservanza a tutte le norme in materia di autodeterminazione, dei Movimenti di Liberazione Nazionale e dei loro apparati istituzionali.
Si avvisa sin d’ora che in difetto, la responsabilità di tale reiterata violazione, verrà ascritta anche al promotore e/o firmatario dell’atto in questione e del quale si chiede l’iscrizione a ruolo giudiziario presso la Corte Europea, affinché nei tempi e nelle modalità da stabilire, sia assicurato alla Giustizia Sarda, per rispondere in sede penale e in sede civile, con tutti i suoi beni presenti e futuri, al risarcimento di tutti i danni derivanti alla Nazione Sarda.
Si rammenta come in fatto e in diritto e per l’ennesima volta, che lo Stato italiano, sul Territorio della Nazione Sarda, rimanga ad oggi uno stato straniero occupante, a nulla rilevando sotto il profilo della legittimazione dell’esercizio della sua sovranità sul Territorio della Nazione Sarda i tanti anni di illecita e illegittima occupazione razzista e colonialista.

Con fermezza, ancora una volta, si chiede all’ONU e alla Comunità Internazionale tutta che venga imposto allo Stato straniero oppressore italiano il rispetto delle norme e delle prassi del Diritto Internazionale ed in particolare:

– l’obbligo di riconoscere il diritto all’autodeterminazione del Popolo Sardo;

– l’obbligo di consentire l’esercizio del diritto all’autodeterminazione del Popolo Sardo con il ripristino di sovranità della Nazione Sarda in tutti i suoi territori, ancora oggi occupati e depredati dallo stato italiano;

– il divieto di continuare a ricorrere all’uso della forza per negare tale diritto all’autodeterminazione, come fatto sinora, con i suoi ripetuti illegali, illegittimi, persecutori e razzisti attacchi contro questo MLNS e i suoi militanti e loro familiari.

si auspica e ci si appella affinchè

– gli Stati terzi sostengano il Popolo Sardo e quindi questo MLNS nella sua lotta per l’autodeterminazione.
– gli Stati terzi si astengano dall’aiutare e sostenere in qualsiasi modo lo Stato straniero occupante oppressore italiano e, per l’effetto, rinuncino o rivedano i propri rapporti politici, commerciali, economici, militari e diplomatici con lo stesso.
– gli Stati terzi aiutino, appoggino e sostengano il MLNS ed il suo apparato istituzionale Governo Sardo Provvisorio, anche con l’avvio di formali rapporti diplomatici.

Questo MLNS e le singole persone, che ne compongono il Direttivo, hanno da sempre compiuto – e così sarà in futuro – ogni singolo passo rigorosamente e volutamente entro gli argini e nell’alveo del diritto Naturale e Civile, ma anche e soprattutto internazionale.

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